
Post numero 4 dedicato alla composizione…
REGOLE DELLE LINEE
Una fotografia composta in modo approssimativo lascia l’occhio di chi guarda nell’indecisione totale.
Dobbiamo imparare a guidare lo sguardo di chi guarda le nostre fotografie, catturarne l’attenzione e guidarlo attraverso l’inquadratura che abbiamo scelto.
La rappresentazione a due dimensioli della realtà (tridimensionale) crea delle linee .
IMPARIAMO AD USARE LE LINEE PER GUIDARE LO SGUARDO.
IMPARIAMO A COSTRUIRE UN PERCORSO VISIVO AL QUALE POTER AFFIDARE LO SGUARDO.

Ecco un esempio pratico… la strada, nella sua rappresentazione bidimensionale fotografica, diventa una linea e l’occhio non può fare a meno di seguirla.
Linee rette o convergenti danno un senso di prospettiva. Linee più morbide lasciano maggiore liberta all’occhio di vagare all’interno della fotografia.

In questa celebre foto di Cartier-Bresson, l’occhio di chi guarda è guidato verso il soggetto dalle linee della scala e da quella disegnata dal marciapiede. Impossibile non arrivare al ciclista – che l’uso del mosso in macchina (ottenuto con un tempo lento) rende ancora più importante e interessante.
Per usare bene le linee bisogna allenarsi a guardare come la nostra macchina fotografica.
Dimenticare la tridimensionalità e riportare tutto a due dimensioni.
Quello che nella realtà è una fuga di alberi, in foto si trasformeà in due linee convergenti, ad esempio.
ALLENAMENTO! ecco quello che ci serve. Guardare come farebbe la nostra macchina fotografica.
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