
Una delle prime decisioni che siamo chiamati a prendere è in quale modo scatteremo: PRIORITA’ DI TEMPO o PRIORITA’ DI DIAFRAMMA, cioè, chi comanda e chi si adegua? (per ora tralasciamo la modalità manuale, che ci permette di impostare entrambi i parametri indipendentemente).
In PRIORITA’ di DIAFRAMMA noi scegliamo il diaframma e la macchina si adegua, scegliendo il tempo che produrrà – secondo lei – una foto correttamente esposta.
In PRIORITA’ di TEMPO noi scegliamo il tempo di esposizione e la macchina si adegau, scegliendo il diaframma corretto – sempre secondo lei.
Queste sono le due nozioni da non dimenticare.
Bene, passiamo oltre ora…
Altri due concetti da imparare.
Più il diaframma è aperto (numero piccolo) e più entra luce.
Più il tempo è lungo e più entra luce.
Non importa quale modalità scegliamo, la macchina cercherà sempre di suggerirci la coppia tempo/diaframma che ritiene corretta.
Ai fini della sola esposizione non fa nessuna differenza che si scelga una coppia con tempo lungo e diaframma chiuso o, viceversa, una coppia con tempo breve e diaframma aperto, ma non dobbiamo pensare solo in termini di esposizione… Perché la fotografia non è soltanto esposizione.

Per cui cerchiamo di capire che scelte fare:
- scegliamo un tempo veloce quando vogliamo congelare un soggetto in movimento
- scegliamo un tempo lungo (magari con l’aiuto di un cavalletto) quando vogliamo strisciare un soggetto in movimento
- scegliamo un diaframma chiuso quando cerchiamo di tenere più cose a fuoco
- scegliamo un diaframma aperto quando vogliamo sfocare lo sfondo o il primissimo piano (quello che sta davanti al nostro soggetto principale).
Queste sono le regolette che dobbiamo ricordare
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