Fill-in flash… flash di riempimento… colpo di schiarita… una tecnica che può aiutarci a casa un bel ritratto in condizioni non ottimali di luce, ma con poche conoscenze tecniche.
Non entriamo nei dettagli della tecnica di illuminazione mista falash+luce, ma cerchiamo di imparare il trucchetto del colpo di schiarita e di riprometterci di utilizzarlo ogni volta .
Diamo una descrizione seria e poi passiamo alla pratica:
Si chiama flash di riempimento – o fill-in flash – l’uso del flash con tempo di posa molto vicino, se non uguale, al tempo di posa suggerito per l’esposizione senza flash della stessa inquadratura.
‘mbè!? che cosa vuol dire?! vuol dire, in soldoni: MISURARE L’ESPOSIZIONE PER LA LUCE AMBIENTE DISPONIBILE E AGGIUNGERE UN COLPO DI FLASH PER RISCHIARARE LE PARTI IN OMBRA.
Quando usiamo questa tecnica?
Ad esempio in situazioni di forte controluce o con il nostro soggetto inquadrato davanti ad un cielo terso o a un muro molto chiaro.
In questi casi saremmo chiamati a fare una scelta e per non rischiare di bruciare lo sfondo, sovraesponendo rispentto alla lettura che ci consiglia l’esposimetro, finiremmo col sottoesporre irrimediabilmente per cogliere i dettagli del primo piano.

Nell’esempio sopra, la ragazza era illuminata da un sole a piccco che le creava brutte ombre sotto il mento e attorno ad occhi e zigomi, con un colpo di schiarita, abbiamo salvato il risultatato.
Ci serve un flash dedicato?
Non necessariamente, il flash a scatto va benissimo per essere impiegato come fill-in flash.
In che modalità dobbiamo usare il flash?
Se utilizziamo un flash esterno, di quelli da montare sulla slitta, abbiamo diverse modalitrà tra le quali scegliere. Se non siamo esperti, restiamo nelle acque sicure del TTL, sofisticata modalità che dialoga con la macchina, opera scelte complicati e accurate, ma – in questi casi – ci toglie le castagne dal fuoco. Deciderà il flash, in TTL, quanta potenza erogare.
Compensiamo o non compensiamo?
Senza compensazione, il rischio è di illumirare troppo il soggetto in primo piano.
Io consiglio di fare un piccolo intervento di compensazione. Se utilizzimo il flash a scomparsa, vista la sua potenza ridotta, possiamo tranquillamente compensare con -0.3 o -0.7 EV, con un flash dedicato possiamo scenndere anche a -1 EV.
Compensando in negativo, otterremo un risultato più morbido.

E ora c’è soltanto da uscire e provare a scattare i nostri ritratti in controluce!