Non smetterò mai di ripeterlo, ognuno di noi DEVE scattare nella modalità che lo fa sentire più a suo agio, ma è ovvio che se ci abituiamo ad usare il manuale la nostra tecnica ne risentirà positivamente. Se però non ci sentiamo ancora perfettamente a nostro agio con tutta l’aritmetica spicciola da sbrigare o se la rapidità di scatto è la qualità che ci viene richiesta maggiormente, perché ad esempio le cose attorno si muovo velocemente, bè allora pensiamo anche a passare ad una modalità di scatto alternativa, ad esempio una delle due semi-automatiche: la modalità a priorità di diaframmi (A per Nikon e AV per Canon) la modalità a priorità di tempo (S per Nikon e TV per Canon) Cosa sono le modalità semi-automatiche? Sono modalità di scatto dove noi impostiamo il parametro principale e la macchina calcola il parametro secondario per ottenere l’esposizione che ritiene corretta. Ad esempio, in priorità di tempo, noi scegliamo la velocità dell’otturatore e la nostra macchina ci indica il diaframma corretto; mentre in priorità di diaframma, noi impostiamo l’apertura del diaframma e la macchina, di conseguenza, ci suggerisce il tempo corretto. Fin qui non dovrebbero esserci problemi, giusto!? Giusto! Ma non smetterò di ripetere che l’esposimetro della nostra macchina è tarato per esporre per un tono medio e noi, non sempre, siamo interessati alla terra di mezzo – mai come in fotografia in media NON stat virtus.
Come fare allora per modificare i suggerimenti dell’esposimetro della macchina? Più semplice di quanto possa sembrare: compensiamo. Compensiamo!? Sì, compensiamo.
C’è un tastino o una rotella (ognuno cerchi sul manuale della propria reflex) che ci permette di sovraesporre o sottoesporre le indicazioni della macchina quando scattiamo in semi-automatico. A seconda delle impostazioni di base, possiamo sovra o sotto esporre per step di 1/2 o 1/3 di stop (EV). È facile, è veloce, più veloce che dover impostare tutti i parametri. Lasciamo fare alla macchine e poi, prima di scattare decidiamo se vogliamo una foto più chiara o più scura, nel primo caso compenseremo in positivo, mentre nel secondo compenseremo in negativo. In quasi tutte le macchine fotografiche il tasto della compensazione è indicato con un quadratino suddiviso in due triangoli, uno bianco nel quale è riportato il segno + e uno nero nel quale è riportato il segno -. Solitamente si interviene tenendolo premuto e agendo su una delle ghiere presenti sulla macchina.
Compensare è un’operazione semplice. Soprattutto nei primi mesi/anni dove saremo presi ad imparare, scattare in semi-automatico e compensare può diventare il giusto modo per non perdere nessuno scatto. A Ad esempio, stiamo fotografando un tramonto, magari inquadrando anche il disco del sole, ma vogliamo rendere i dettagli in primo piano, evitando di ritrarli come silhouette, che facciamo!? Semplice, impostiamo la macchina su S o A (TV o AV). La macchina ci suggerirà una coppia di tempo e diaframma che riterrà corretta – diciamo 1/250 e f.16… fino a qui tutto ok, ma ovviamente la macchina sbaglia, perché il sole le sta giocando un brutto scherzo e ci farebbe sottoesporre tutto… dunque via con la compensazione… compensiamo di uno stop in positivo e così otterremo uno scatto leggermente sovraesposto di quello che avremmo ottenuto seguendo come pecoroni le indicazioni della macchina.
Non è difficile! ;
mi piacerebbe mettere in pratica questi consigli , ma non riuscirò mai a ricordare tutti questi dettagli …ahimè 😦
Non dire così! Si tratta di uscire a fotografare e provare
Grazie Walter per questi sempre ottimi consigli !
Grazie a te per la fedeltà e per l’interesse