
Fotografare paesaggi è al tempo stesso una pratica semplice e un grattacapo di dimensioni piuttosto significative.
Pratica semplice, perché è sufficiente possedere una macchina fotografica ed un obiettivo per poter fotografare un paesaggio, grattacapo, perché non basta un buon paesaggio per ottenere una buona foto di paesaggi.
Procediamo con calma…
- SCEGLIAMO UN PUNTO FOCALE
Troviamo questa indicazione in molti manuali di fotografia e durante altrettanti workshop dedicati alla composizione.
Trovare un punto focale è fondamentale e lo è anche nella fotografia di paesaggio.
Il punto focale (o d’interesse) ha la capacità di ancorare lo sguardo di chi guarda ed è fondamentale anche in scatti che abbracciano una larga porzione di campo visivo, anzi forse lo è ancora di più.
Fate in modo che l’occhio di chi guarda non vaghi senza sosta alla ricerca di un punto di partenza o di arrivo, solo così riusciremo a rendere i nostri paesaggi più interessanti.
Usiamo le regole della composizione. Simmetria o regola dei terzi possono venirci incontro e decidiamo di posizionare il nostro punto focale impiegando queste regole ad esempio.Il cartello sulla sinistra, posizionato con cura seguendo la regola dei terzi, garantisce più interesse alla scena - CHE FOCALE È INDICATA PER LA FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO?
Molti risponderanno i grandangoli.
Vero, in linea di massima. Le lenti grandangolari, cioè con una focale bassa, al di sotto di 35mm, sono ideali per abbracciare larghe scene e dunque paesaggi, ma non sottovalutate la possibilità di impiegare anche ottiche più spinte, ad esempio dei tele medi (105mm/120mm)
La capacità di schiacciare la prospettiva tipica dei teleobiettivi può rappresentare un modo diverso di approcciare il paesaggio, soprattutto se la scena presenta più piani (ad esempio i profili sovrapposti di colline all’orizzonte).Un tele medio e una scena mozzafiato
Un grandangolo, al contrario è in grado di ritornare scatti che hanno la capacità di esaltare la grandezza del panorama, la sua estensione.Un grandangolo moderato rende la scena più spettacolare e più ampia - VALE SEMPRE LA PENA SCATTARE UN PANORAMA “IMPORTANTE”
Sfortunatamente non sempre i panorami importanti si traducono in grandi scatti.
A volte ci si trova sul posto e si scopre solo allora che il luogo non è poi così fotogenico.
Potrebbe essere colpa della luce in quel momento – e allora vale la pena tornarci altre volte, se ci è consentito.
Potrebbe darsi che troppi elementi di disturbo compaiono nella scena.
Prima di darci per vinti e abbandonare la scena, assicuriamoci di aver provato tutto quanto nelle nostre possibilità di fotografi: orientamento, lunghezza focale, punto di ripresa.
Scattiamo sia in verticale, sia in orizzontale. Scattiamo con una focale piccola e poi passiamo a focali più spinte. Abbassiamoci, stendiamoci sul terreno. Alziamoci, magari saliamo su un albero, sul tetto della macchina…
Proviamo tutto quello che ci è concesso prima di abbandonare il campo. - USIAMO LE LINEE GUIDA
La composizione e le sue regole sono le nostre migliori alleate, anche nella fotografia di paesaggio.
Utilizziamo le linee guida, per evitare di abbandonare a se stesso l’occhio di chi guarda, usiamo la simmetria, usiamo le linee orizzontali e quelle verticali. - SFRUTTIAMO IL PRIMO PIANO
Quasi tutti i fotografi alle prime armi, quando pianificano uno scatto di paesaggio, si concentrano sullo sfondo.
Non è un errore, ma a volte pensare anche al primo piano e inquadrare un soggetto in primo piano aiuta a rendere lo scatto più interessante.Il Fort di Amber è di certo il soggetto principale di questo scatto, ma la barca in primo piano lo rende più interessante
E come ultima riflessione: non pensiate che i paesaggi si debbano per forza scattare soltanto durante le giornate di sole.
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