Come scegliere un obiettivo

L’obiettivo del kit non ci basta più? Vogliamo sostituirlo? Oppure vogliamo affiancargli un secondo obiettivo e cominciare a costruire il nostro parco lenti?

Soprattutto per chi si è avvicinato da poco alla fotografia, l’acquisto di un nuovo obiettivo può creare una discreta ansia.
Come scegliere? Quali parametri prendere in considerazione? Cosa significa la selva di sigle che caratterizza le varie lenti?

In questo post cercherò di fare un po’ di chiarezza, analizzando quelle che sono le caratteristiche fondamentali dei vari obiettivi, provando a dare una spiegazione anche a tutti quegli acronimi oscuri che troviamo stampigliati sui barilotti.

Una rapida premessa: questo post è dedicato soprattutto a chi si è avvicinato da poco alla fotografia, per cui chiedo gentilmente a tutto l’universo di grandi esperti un briciolo di clemenza e di evitare commenti inopportuni.

Lunghezza focale

Forse il primo parametro da prendere in considerazione quando si sceglie un obiettivo.
La lunghezza focale, che indica la distanza tra il centro della lente e il piano focale, rappresentato dal sensore, viene riportata in millimetri (mm) e questo dato lo ritroviamo sempre sia sul barilotto, sia nel nome di qualsiasi lente.

  • Obiettivi grandangolari spinti: sotto i 12mm
  • Obiettivi grandangolari: da 12mm a 35mm
  • Obiettivi normali: da 50mm a 70mm
  • Teleobiettivi piccoli: da 80mm a 120mm
  • Teleobiettivi medi: da 150mm a 300mm
  • Teleobiettivi spinti: oltre i 300mm

Senza dilungarci troppo, proviamo a riassumere  le diverse caratteristiche delle varie categorie di obiettivi.

A grandi linee, sappiamo tutti che gli oggetti fotografati con un focale corta rimpiccioliscono rispetto agli stessi fotografati con focali più spinte.
Bene, ma qual è il rapporto tra le diverse focali e l’ingrandimento?
La risposta è semplice: il fattore di ingrandimento è di 2X, che significa che raddoppiando la lunghezza focale, a parità di distanza tra il soggetto e la macchina, le dimensioni del soggetto raddoppiano.

grandangoli abbracciano un campo di ripresa molto ampio (compreso tra i 80° e i 4°), ma, come dicevo poco fa, gli oggetti fotografati risultano più piccoli rispetto a focali più spinte.
Si tratta per cui di lenti particolarmente indicate per fotografare paesaggi, ma decisamente meno adatte per ritrarre le persone, a causa delle distorsioni prospettiche tipiche di queste lunghezze focali ridotte.

Possiamo invece considerare i teleobiettivi come l’esatto opposto dei grandangoli.
Con un campo di ripresa ridotto e un fattore di ingrandimento elevato, si rivelano molto adatti per fotografare soggetti lontani e ideali anche per la fotografia di ritratto, se la focale non è troppo spinta.

Nel caso di fotografia sportiva o naturalistica sono assolutamente l’unica opzione possibile ed, in entrambi i casi, non dobbiamo dimostrarci timidi nella scelta della lunghezza focale.

In media stat virtus dicevano i latini, la virtù sta nel mezzo e nel mezzo troviamo quegli obiettivi che tradizionalmente vengono indicati come normali.

Gli obiettivi normali hanno la caratteristica di riprodurre la scena con un campo di ripresa ed un fattore di ingrandimento molto simili all’occhio umano.
Nel mondo full frame il 50mm è considerato l’obiettivo normale per eccellenza, osannato dai puristi della street photography.

angolo di ripresa
Come la lunghezza focale influisce sull’angolo di ripresa in una fotocamera con sensore full frame

Massima apertura di diaframma disponibile

L’apertura massima consentita è sempre indicata sul barilotto dell’obiettivo, oltre ad essere sempre parte integrante del nome dello stesso – ad esempio, nel nome dell’obiettivo Nikkor AF 50mm f/1.8 D, quel f/1.8 sta proprio a significare la massima apertura di diaframma offerta dalla lente: f/1.8, appunto.

Nel caso degli zoom, a meno che non si stia prendendo in considerazione un modello di fascia decisamente alta (e costosa), gli obiettivi hanno aperture massime diverse in corrispondenza della focale minima e di quella massima e vengono indicate entrambe.

Per cui, ad esempio la sigla dello zoom Nikkor AF-S 18-55mm f/3.5-5.6 G indica che a 18mm l’obiettivo può aprire fino a f/3.5, mentre a 55m l’apertura massima si riduce a f/5.6.

Naturalmente, la massima apertura disponibile rappresenta un parametro fondamentale di un obiettivo che non dobbiamo sottovalutare quando scegliamo quale acquistare.

Un obiettivo più luminoso si dimostra decisamente più versatile sul campo, consentendoci di scattare con tempi più rapidi, se necessario, ed offrendoci una profondità di campo più ridotta.

Obiettivo fisso o zoom?

Ecco la domanda che assilla molti di noi.
Sia gli zoom, sia gli obiettivi a focale fissa hanno pro e contro.

I vantaggi degli obiettivi fissi:

  • più economici
  • miglior qualità dell’immagine
  • peso e dimensioni contenuti
  • più luminosi
  • più stimolanti (secondo il parere di alcuni, in quanto ci costringono a muoverci molto di più all’interno di una scena)

I vantaggi degli zoom:

  • più versatili
  • stabilizzati
  • riducono l’attrezzatura

Ho cercato di riepilogare per sommi capi i vantaggi degli uni e degli altri, ora ognuno di noi faccia la sua personale comparazione, dando più o meno importanza ad ognuno dei criteri che ho elencato.

La giungla delle sigle

Datemi retta, armiamoci di pazienza e perdiamo qualche minuto a cercare di capire cosa si nasconda dietro la giungla di sigle che infesta il mondo degli obiettivi, ci tornerà molto utile nel momento di scegliere il modello che fa per noi.

Stabilizzatore d’immagine
Si tratta di un sistema meccanico che interviene sulle lenti per attenuare o addirittura eliminare il mosso in macchina. Alcune case, come ad esempio Sony, Pentax ed Olympus hanno scelto di spostare questo sistema sul corpo macchina, per cui non troveremo nessuna indicazione sui loro obiettivi. Queste le sigle per gli altri:

Nikon: VR
Canon: IS
Sigma: OS
Tamron: VC

Correzione della rifrazione
Attraversando una lente, la luce può subire una serie di aberrazioni cromatiche dovute alla rifrazione. Per eliminare questo inconveniente, i produttori impiegano materiali a bassa dispersione, che indicano così:

Nikon: ED
Canon: UD, DO
Pentax: ED
Sigma: APO
Tamron: LD

Distorsione
Si tratta di un’altra aberrazione, questa volta dell’immagine, dovuta alla costruzione delle lenti.
Quasi tutte le marche producono di default lenti che minimizzano le distorsioni e soltanto alcune riportano ancora la sigla corrispondente:

Pentax: AL
Sigma: ASP
Tamron: AD

Obiettivi per sensori più piccoli del formato pieno
Dal momento che il sensore è più piccolo, è possibile produrre obiettivi dedicati più piccoli, questo però li rende incompatibili con i sensori a formato pieno.
Ecco come vengono indicati gli obiettivi dedicati ai sensori APS-C:

Nikon: DX
Canon: EF-S
Pentax: DA
Sony: DT
Sigma: DC
Tamron: DI-II

Tra le varie sigle più o meno oscure, questa è una di quelle per la quale vale la pena prestare attenzione, soprattutto se abbiamo appena acquistato una fotocamera full frame e vogliamo accompagnarla con un nuovo obiettivo.

Obiettivi per sensori a formato pieno

Nikon: tutti i modelli che non presentano la sigla DX
Canon: EF
Pentax: FA
Sony: FE
Sigma: DG
Tamron: DI

Obiettivi per la fotografia macro
Riescono a mettere a fuoco soggetti ad una distanza davvero ravvicinata e offrono un rapporto di ingrandimento tra 1:2 e l’1:1 – che significa che il soggetto ripreso viene riprodotto nelle medesime dimensioni reali.

Nikon: Micro
Canon: Macro
Sigma: Macro
Tamron: Macro

… penso possa bastare con le sigle. Piano piano riusciremo a familiarizzare e vedrete che confrontare tra loro i vari modelli di obiettivi risulterà meno angosciante.

Il fattore di crop

Un ultima considerazione: il rapporto di crop e cioè la lunghezza focale reale  di un obiettivo montato su un corpo macchina che impiega un sensore APS-C, più piccolo del formato pieno (FX).

È un dettaglio che non va trascurato. Supponiamo di possedere una macchina che non è full format e di comprarci un 50mm, pensando di aver portato a casa l’obiettivo normale per antonomasia, in realtà, una volta montato sulla nostra macchina, il 50mm si comporterà come un 75mm, a causa del fatto che il sensore è più piccolo.

Come cavarsela?
Semplice, moltiplicando la focale indicata per il fattore indicato di seguito:

Nikon, Pentax e Sony: 1,5
Canon: 1,6

Per ora è tutto, ma non perdetevi il prossimo post dedicato a come leggere il barilotti di un obiettivo Nikon e riuscire anche a capirci qualcosa.

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2 risposte a "Come scegliere un obiettivo"

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  1. Ottimo articolo illuminante per chi si avvicina alla fotografia. Ho appena preso una Fuji XH1 che monta sensore APS-C per cui dovrei moltiplicare la focale per 1,5, giusto? Se non ho capito male il mio obiettivo da 35mm corrisponde al 50 mm full frame (circa perchè 35×1,5= 52,5 mm). corretto per la street?
    Grazie mille

    1. Corretto.
      il tuo 35mm montato su una macchina con sensore APS-C ha un fattore di ingrandimento pari a quello di un 50mm montato su una full frame,
      Grazie per i complimenti.

      Walter Meregalli

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